La Puglia on The Road è come Parigi, è sempre una buona idea! Ecco una To do List dei borghi da vedere in Valle D’Itria e oltre.
Facile, tranquilla, suggestiva, gustosa e fotogenica la Puglia ha tutte le caratteristiche giuste per unire tutti i “palati” e le necessità”. Ecco dunque, un percorso da fare in macchina in totale autonomia tra i borghi che ho inserito nella mia Puglia On The Road.
Cominciamo con la mappa di un itinerario che ha toccato la Puglia Barese e la Valle D’Itria. A parte la scelta iniziale delle tappe e la stesura a tavolino con Google Maps per valutare priorità e chilometri, una volta arrivati nelle varie destinazioni non datevi sempre una direzione precisa: lasciatevi andare al così come viene.
Allo stesso modo ho gestito anche il viaggio tra un paese e l’altro: a tratti in mezzo a palazzi incompiuti più o meno squallidi, a tratti in mezzo ad ulivi secolari enormi e a muretti che sono diventati Patrimonio dell’Unesco.
Ecco dunque i borghi che secondo me dovrebbe essere messi in una PUGLIA ON THE ROAD TO DO LIST.
Cosa troverai in questo blog post
Puglia On the Road: Ostuni
Ostuni è eleganza pura, quella candida e silenziosa dalla quale a volte fanno capolino panni stesi al sole che la rendono più autentica di quella che non sembra ad un primo sguardo.
È una delle tappe da rotte turistiche ormai consolidate, quindi sarà difficile trovare pace e tranquillità, ma sarà più facile lasciarsi stupire da alcuni angoli che sembrano usciti da un quadro di un pittore.
A maggior ragione vale quello che vi ho detto prima: non cercate una meta, camminate e camminate vedrete che dalle vie con più affluenza troverete angoli più appartati in cui tirare un sospiro di sollievo.
Cercate le porte colorate, sono uno degli spot più instagrammabili della città di Ostuni.
Puglia On the Road: Cisternino
Questo è stato il mio borgo preferito.
Raccolto, meno affollato e profumato inseritelo nel vostro itinerario, quanto meno per la specialità che potrete assaggiare qui: la carne ai fornelli, infatti ne è la capitale.
Facciamo, però, un po’ di ordine. La carne ai fornelli non è carne alla griglia, ma carne cotta su uno spiedo verticale all’interno di particolari forni, appunto “fornelli”. Scegliete la carne che volete e sedetevi in uno dei tavoli traballanti nei piccoli vicoli. Non dimenticatevi di mettere nel piatto la tipica BOMBETTA PUGLIESE una fettina di maiale arrotolata con pancetta o capocollo e formaggio. Spesso chi propone questo tipo di menù sono proprio le macellerie, oramai più famose dei ristoranti.
Oltre a questo perdetevi nel dedalo delle sue vie per cercare le altalene sparse in qua e in là. fino ad arrivare al belvedere sulla valle.
Puglia On the Road: Monopoli
Acqua celeste, chiese barocche e l’ocra dei muri è quello che per me descrive visivamente al meglio Monopoli.
Visitabile a piedi è il tipico paesaggio da tela e acquerello.
Dopo aver passeggiato per il centro tra i soliti vicoli, dedicatevi al lungomare sopra i resti della fortificazione. Qui la storia si fonde con le reti dei pescatori, le vele del windsurf e le ruote degli skate. Tradizione e contemporaneità, anziani e giovani tutti nello stesso posto.
Un paese vibrante di energia dinamica. Portatevi il telo, scegliete una caletta più o meno affollata e tuffatevi dove l’acqua è più blu.
Puglia On the Road: Polignano a Mare
Per raccontare Polignano, inserito a tutti gli effetti nei circuiti delle vacanze glamour, mi sembra quasi superficiale citare la scenografica e plurifotografata Lama Monachile. Pure lo staff dalla soap opera “Beautiful” è arrivato fino a qua per girare una serie di puntate.
Diciamocelo pure, Polignano è davvero uno dei borghi più “fighi” d’Italia.
Alcune cose imperdibili, oltre la discesa alla spiaggetta della lama, sono:
- Provare il caffè “speciale” da Mario, il super mago del gelo. Che cos’ha di speciale questo caffè? Fatevelo raccontare direttamente da loro! Non fatevi spaventare dalla location, decisamente anni 80.
- Passeggiare nel centro della città sotto le luminarie che riportano le parole delle canzoni di Modugno, sua patria natale.
- Cercare le scale “poetiche”, ma anche i muri.
- Fare un tour in barca tra le grotte.
- Aprire le braccia come la statua di Domenico e scendere la scala per vedere il panorama sulla Lama Monachile da una prospettiva pazzesca.
Puglia On the Road: Casamassima
Casamassima è anche detto “il borgo azzurro”.
Questa è stata la motivazione principale che mi ha spinta a fermarmi in questo borghetto dai muri e dalle porte azzurre chiaro. È davvero molto piccolo e non credo che valga proprio la pena fare deviazioni importanti per arrivarci. Se siete in zona fermatevi, fate due scatti e poi andate oltre.
Puglia On the Road: Giovinazzo
Giovinazzo è un borgo delizioso che si è meritato la copertina della Lonely Planet Puglia. Personalmente l’ho ribattezzato il paese dalle finestre verdi e non farete fatica a capire perché.
Sembra di essere all’interno di una cartolina. Ad ogni angolo il cobalto e il rosso delle barche attraccate al piccolo porticciolo si contrappongono al color mattone dei tetti.
Dalla Piazza principale con la fontana addentratevi nelle piccole viuzze fino alla passeggiata sul molo.
Puglia on the Road: Trani
La cattedrale di Trani sul mare è a dir poco splendida.
Suggestiva è dire poco, elegante è dire poco, austera altrettanto. Ha un impatto pazzesco e mi sono immaginata la bellezza di vederla direttamente dal mare.
Questa cattedrale ogni mattina da l’arrivederci e il benvenuto ai pescherecci quasi come a volervi proteggere dall’altro della sua investitura divina. Credo che nessuno al mondo possa dire che Trani è “così così”.
Proseguite per una bella camminata fino al lungomare punteggiato da ristorantini e street food. Concedetevi un bel fritto misto da Peschef e voltate verso l’ex quartiere ebraico dove vedrete i chiavistelli delle porte di chiusura ancora piantati sul muro.
Non serve molto per essere felici in Puglia: una piccola caletta, una burrata, una bombetta, una bottiglia di vino rosso e un trullo.
La Puglia è uno di quei posti che guardi e pensi: “l’Italia è davvero il paese più bello del mondo”.
Un commento
Pingback: