DELTA DEL PO,  FERRARA E DINTORNI,  RAVENNA E DINTORNI

Guida Completa alle Stazioni del Parco del Delta del Po

Quali sono le stazioni del Parco del Delta del Po? Vi racconto quelle in Emilia Romagna! Guida completa!

Se siete alla ricerca di un’avventura immersa nella natura, il Parco del Delta del Po è una destinazione imperdibile.

Situato tra le regioni dell’Emilia-Romagna e del Veneto, questo parco è uno dei più grandi e affascinanti d’Italia, famoso per la sua biodiversità e i paesaggi mozzafiato. Non a casa è considerato il regno degli appassionati di fotografia naturalistica o birdwatching.

Si estende su una superficie di oltre 54.000 ettari, lungo 80 km di costa e si inoltra nell’entroterra per circa 35 km.

Patrimonio Unesco, in questo articolo voglio fare un po’ di chiarezza e spiegarvi le diverse “stazioni” del Parco, fornendovi informazioni utili per pianificare la visita.

A piedi, in bicicletta, in barca o in canoa, il Parco del Delta del Po sarà sempre una buona idea!

Le stazioni del Parco del Delta del Po: Volano-Mesola-Goro

La stazione di Volano-Mesola-Goro è quella più vicina al Veneto.  

Qui è possibile:

  • Scoprire l’unico faro in Emilia Romagna. Situato alla foce del Po di Goro è uno degli edifici simbolo del Delta con un fascino incredibile per la sua posizione in equilibrio tra terra e acqua Si può arrivare al faro in barca partendo dal Porto di Gorino o da Porto Garibaldi.
  • Vedere la Marina di Goro, da dove salpano le barche per la pesca della vongola.
  • Entrare nella Riserva Naturale Bosco della Mesola, uno dei pochi boschi planiziali, dove vivono una colonia di Cervi della specie Italica unica rimasta in Italia. Attenzione però! I cervi sono visibili solo con l’escursione guidata in pulmino elettrico. Simile al Bosco della Mesola, ma più a Nord c’è il Bosco di Santa Giustina. A differenza del primo non ha parti interdette al pubblico.
  • Scoprire due destinazioni insolite: lo stagno di Torre Abate e la Riserva Naturale di Massenzatica. La prima è una bucolica palude d’acqua intorno ad un vecchio edificio idraulico, le seconde sono dune definire “fossili” perché risalgono a 3000 anni fa!
  • Fare un salto nella storia Estense visitando una delle delizie estensi il Castello di Mesola: antica residenza a pianta quadrata con le quattro torri merlate che ospita un interessante museo.
  • Visitare un’antica abbazia, quella di Pomposa e le valli di Canneviè: un tripudio di natura e di arte che racconta la storia di quella che era chiamata l’Isola Pomposiana.

Le stazioni del Parco del Delta del Po: Centro storico di Comacchio

Comacchio è anche conosciuta come la “piccola Venezia” per i suoi canali pittoreschi e i ponti suggestivi. Visitando il centro storico di Comacchio è possibile collegare la storia delle valli alla città attraverso elementi che ne hanno disegnato la peculiarità nel corso del tempo.

Cominciate a camminare nel centro storico salendo e scendendo fino ad arrivare ai “Trepponti”, simbolo indiscusso della città.

Dopo aver scattato foto indubbiamente instagrammabili proseguite per il:

  • Museo del Delta Antico: un viaggio che parte dall’epoca etrusca, al mondo romano fino ad arrivare all’Alto Medioevo. Un percorso tra reperti archeologici, oggetti e testimonianze dell’antica foce del Po, importante nodo di collegamento e commercio.
  • Attraversando il centro storico e spostandoci un po’ fuori, ma sempre camminando, arriviamo alla Chiesa di Santa Maria in Aula Regia che ha la caratteristica di avere un loggiato con 142 arcate. E’ sotto questo porticato che incontrerete la Manifattura dei Marinati, oggi centro visite e sede del Parco del Delta del Po. Si tratta anche di un percorso dedicato all’arte della lavorazione dell’anguilla tra salatura e marinatura.
  • Non potete andare via dalla città senza assaggiare l’anguilla o i tortelli alla zucca in uno dei tanti ristoranti in centro.

Le stazioni del Parco del Delta del Po: Valli di Comacchio

Il più importante ed esteso monumento naturale del Delta del Po.

Le cosiddette Valli di Comacchio comprendono anche gli ambienti vallivi della Valle Fattibello, in prossimità dell’abitato di Comacchio e le Anse Vallive di Ostellato comunemente conosciute come “Vallette di Ostellato”.

Le valli di Comacchio sono un luogo pazzesco! Uno di quei posti che devono essere visti una volta nella vita, un po’ come le saline di Cervia. Che sia in bicicletta, a piedi o in barca, gli itinerari e i percorsi in valle aprono scenari di vita quotidiana passata che si confondono con l’ambiente naturale.

Vi consiglio di prenotare una visita guidata partendo dalla Foce Bettolino e fare un esercizio di immaginazione tornando con il pensiero indietro nel tempo.

Interessanti anche le attività in notturna in canoa.

Le stazioni del Parco del Delta del Po: Campotto di Argenta

Ci troviamo leggermente spostati nell’entroterra all’interno di quelle che sono le cosiddette “terre di bonifica”.

Come diverse altre città di questo territorio, la storia di Argenta non si rifa’ solo a quella del Delta del Po, ma anche a quella della Seconda Guerra Mondiale. È, infatti, tra le città che sono state rase al suolo e successivamente ricostruite, come alcune cittadine della Bassa Romagna.

Sono sostanzialmente 3 le tappe imperdibili in questa quarta stazione:

  1. Il centro storico della città e il percorso sulla street-art
  2. Il Museo della Bonifica: tappa imperdibile per conoscere di più sulla storia delle bonifiche. L’impianto idrovoro di Saiarino, che risale al 1925, è ancora attualmente in funzione. Rappresenta un incredibile esempio di archeologia industriale non solo per l’aspetto “dinamico” tra livelli e pompe, ma anche dal punto di vista architettonico.
  3. le Valli di Argenta, sono un’area umida di grande interesse naturalistico, perfetta per il birdwatching dell’ avifauna di questo territorio.

Partendo dal Museo delle Valli di Argenta ci si introduce in un viaggio alla scoperta di circa 1600 ettari tra zone umide e bosco di pianura.

Il museo, da cui partono le escursioni organizzate, è stato allestito in un edificio storico che comprende due sezioni diverse: la sezione storica che racconta della bonifica e della vita in palude e la sezione naturalistica.

Immagini, modelli, oggetti e attività interattive aiutano a comprendere di più sulla storia, sulla natura, sulla cultura e sulle tradizioni di questo territorio.

La zona umida di Campotto-Bassarone e il bosco del Traversante sono accessibili solo con visita guidata, a piedi, in bici, in eco-shuttle e in eco-car. La zona umida di Vallesanta è l’area accessibile liberamente a piedi o in bici (6 km), fino alla torretta di osservazione.

Le stazioni del Parco del Delta del Po: Pineta di San Vitale e Pialasse di Ravenna.

Lo sapevi che nel Delta del Po esiste una foresta allagata? Qui le radici affondano nell’acqua e tutto sembra essere stato colpito da un incantesimo.

Siamo a circa 10 km da Ravenna ai confini con una delle strade più trafficate che collega la città bizantina al Delta del Po verso i lidi ferraresi.

Arbusti intrecciati, radici che sembrano uscire da una foresta tropicale, un sottobosco speciale necessario e prezioso per tutto il resto che si trova davanti ai vostri occhi, Punte Alberete è un’oasi naturale straordinaria.

In questa foresta di salici, pioppi e frassini, ci sono circa 900 specie vegetali, tra cui Iris gialli, piccole orchidee, piante officinali, luppolo, ortiche, ranuncolo, gladiolo bizantino, valeriana, felce di palude e molto altro.

E’ possibile visitare l’oasi in autonomia a piedi (no bici) o con visita guidata.

Un altro punto da non perdere è uno dei tramonti più belli che potrete vedere in Emilia Romagna: il tramonto a “Le Piallasse di Ravenna”, situate tra Marina Romea e la Pineta di San Vitale.

A Nord e a Sud del porto di Ravenna si estendono due lagune che creano un paesaggio unico e incantevole offrendo un mix perfetto di natura selvaggia e bellezza mozzafiato.

Quando il sole inizia a calare, il cielo sopra Le Piallasse si trasformano in un tripudio di colori. Le acque riflettono sfumature che vanno dall’arancio al viola, quasi come la coda di una fenice. Colori caldi che si alternano con i colori freddi della vegetazione e della laguna.

Portate con voi una coperta, un buon libro o una fotocamera. Arrivare un’ora prima del tramonto vi darà il tempo di trovare il punto perfetto e rilassarvi prima che inizi lo spettacolo. Non dimenticatevi scarpe comode e uno spray antizanzare! La Baiona è visitabile anche in barca!

Assolutamente imperdibile anche la penisola di Boscoforte dove scorgere i cavalli della Camargue.

Le stazioni del Parco del Delta del Po: Pineta di Classe e Salina di Cervia

Cervia, oltre ad essere una celebre località balneare sulla riviera Adriatica è famosa per le sue saline, che risalgono all’epoca etrusca.

Le Saline di Cervia è, oltre ad essere un polo produttivo, una riserva naturale dove fare visite guidate per scoprire di più sulla raccolta e sulla storia dell’oro bianco.

Prima di tutto dirigetevi verso il centro storico per scoprire il Musa: il museo del sale, nato per non disperdere memoria e identità.

Nel 1989 un gruppo di appassionati si costituisce in Associazione Culturale, nasce quindi il Gruppo Culturale Civiltà Salinara che opera per testimoniare un passato il cui ricordo è ancora vivo nella memoria dei cittadini. Dopo aver visto il museo, oltre a scoprire il nuovo Centro Visite Saline, diventa SALINARO PER UN GIORNO!

Che cosa vuol dire?

Vuol dire passare qualche ora insieme ai salinari e aiutarli nella raccolta del sale all’interno della salina più piccola e più preziosa per tradizione, la salina Camillone.

Un vero museo a cielo aperto, la Camillone è l’ultima salina a “raccolta multipla”. È qui che potrete capire meglio il valore della tradizione di questo mestiere così antico, dalle parole e dai gesti di chi li ha ripetuti una vita intera.

Riuscirete a riconoscere tutti gli attrezzi in legno, a maneggiarli e a capire le fasi di lavorazione una per una. La salina Camillone è a tutti gli effetti la sezione “aperta” del Museo del sale e del mare di Cervia.

Se siete amanti delle camminate la Pineta di Classe e quella di Ravenna sono il posto giusto per rilassarsi e respirare l’energia dei pini marittimi. È bellissima in tutte le stagioni!

Che tu sia un appassionato di birdwatching, un amante della natura o semplicemente in cerca di un luogo tranquillo dove rilassarti scoprendo cultura e tradizione, ogni stazione del Parco del Delta del Po ha qualcosa da offrire.

Pianifica la tua visita e scopri le meraviglie di questo angolo incontaminato d’Italia per un giorno o perché no per un weekend intero!

Per ulteriori informazioni e per pianificare il tuo viaggio, visita il sito dove trovare altri itinerari sul Parco del Delta del Po.

Buon viaggio!

*Articolo scritto in collaborazione con GAL Delta 2000.Leader Mis.19.2.02.14B.4 DESTINAZIONE TURISTICA DELTA DEL PO – PSR Emilia-Romagna 2014-2020/25.

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