Scoprire le colline di Rimini e Riccione, significa immergersi nell’altra Romagna, quella rurale: itinerario in Valmarecchia
A circa 40 km da Rimini si trova la Valmarecchia.
Come la Valconca, anche questa valle prende il nome dall’omonimo fiume che l’attraversa. Tra Emilia Romagna, Toscana e Marche, questo territorio, sembra uscito da un quadro. Pittoreschi borghi medievali, panorami mozzafiato e sentieri immersi nella natura per un turismo lento.
Anche qui la dominazione malatestiana ha lasciato una profonda eredità e lo vedrete dai castelli e dalle rocche che dominano la valle dall’alto.
L’itinerario che vi consiglio può essere “spacchettato” e organizzato in diverse giornate oppure seguito per un weekend andando su e giù tre le colline!
Prendete carta e penna e segnatevi ciò che assolutamente dovrete mettere nella lista delle cose da fare!
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Itinerario in Valmarecchia: a Casteldenci
Casteldenci è un piccolo borgo dichiarato “Paese della salute”. Un luogo in cui il ben-essere è diventato uno stile di vita. Sarà l’aria buona, il paesaggio o il buon vivere, fatto sta che qui si sta bene. E se lo dicono i suoi abitanti, io ci credo!
L’Eco Park di Casteldenci rappresenta tutto questo. Di nuova apertura, è il posto giusto per chi ama l’aria aperta e la natura. Adatto a tutti, qui potrete passarci due ore, un’intera giornata o anche molti più giorni.
3 percorsi di trekking, un fiume, almeno dieci cascatelle, una sorgente sulfurea, postazioni barbecue, camping e un piccolo ristoro: in questo parco c’è tutto quello che serve per un digital detox.
Vi consiglio, proprio per questo di organizzare un weekend in cui non fare assolutamente nulla se non stare in contatto con la natura, soprattutto se avete una tenda, un van o un camper.
Sia il camping che le postazioni barbecue, create con le pietre del fiume, devono essere prenotate. All’ingresso dell’Eco-Park troverete un chiosco gestito da volontari con piadine, bibite fresche e prodotti del territorio.
Non dimenticate di andare a vedere la rosa in ferro battuto, in ricordo ai caduti della strage di Fregheto durante la Seconda Guerra Mondiale: si trova dalla parte opposta all’ingresso. Si raggiunge prendendo uno dei sentieri, oltrepassando poi le piazzole per i camper.
Vengono, inoltre, organizzate serate, eventi, conferenze e lezioni di yoga intorno al laghetto abitato da decine di tartarughe.
Itinerario in Valmarecchia: Pennabilli
Adoro questo borgo perché è pieno di arte e di storie. Lo sapete, io amo le storie!
Dal 2010 Bandiera Arancione del Touring Club Italiano è il paese di Tonino Guerra, il braccio destro di Federico Fellini.
Scoprire i “luoghi dell’anima” sarà un viaggio poetico e delicato, vedere la stupa tibetana e la campana di Lhasa sarà strano visto che siamo in Romagna e ammirare il paesaggio dall’alto sarà scoprire una delle vedute rinascimentali più famose.
Cosa c’entrerà questo paesaggio con la Gioconda? Te lo racconto meglio a questo link.
Itinerario in Valmarecchia: Sant’Agata Feltria
Terra di tartufo!
Questo borgo famosissimo per la festa autunnale che omaggia una delle sue eccellenze, ha diversi punti di interesse assolutamente da non perdere!
Prima di cominciare l’esplorazione del borgo, passate all’ufficio turistico C.I.P. nella piazza principale. Qui, potrete trovare tutte le informazioni sulla “rete di percorsi” ideali per la visita e la scoperta sia della Valmarecchia che della Valconca!
Rocca Fregoso è il simbolo del borgo.
Punto militare strategico vista la sua posizione, viene in seguito adibita a dimora principesca con la creazione di un piano nobile ridistribuendo tutti gli ambienti presenti in origine.
Oggi la Rocca, dopo diversi lavori di ristrutturazione è sede del museo permanente “La Rocca delle fiabe”.
Il percorso suggestivo e iconico ideato dal professor Faeti, originario di Sant’Agata, vi accompagnerà in un viaggio di 4 tappe tra fiabe e archetipi. Adatto a grandi e piccini, qui viene anche custodita la scarpetta di Cenerentola firmata da Ferragamo utilizzata per le riprese del Film “Cenerentola” con Drew Barrimore del 1998.
Fermatevi al BOOK SHOP perché troverete libri illustrati e bijoux a tema bellissimi!
Tornando verso la piazza principale troviamo il Teatro Angelo Mariani. Questo gioiello elegante e aggraziato è il teatro di legno (castagno) più antico d’Italia.
È letteralmente pazzesco: piccolo è piccolo, ma grandiosa è la sua energia.
Pensate che qui Vittorio Gassman registrò tutti i canti dell’inferno di Dante per conto della RAI. Il teatro è visitabile ed imperdibile. Non è previsto biglietto di ingresso, ma solo offerta libera.
Ad oggi sono in cartellone diversi spettacoli: sarebbe una buona idea unire l’utile al dilettevole.
Maggiori informazioni potete trovarle nel loro sito ufficiale.
Fate un salto all’Ecomuseo del Tartufo e seguite il breve Percorso delle fontane: un itinerario tra le vie del paese seguendo 3 fontane diverse create da artisti contemporanei.
La Fontana della chiocciola (Tonino Guerra) si inserisce nei luoghi dell’anima, la Luna nel Pozzo è ai piedi della gradinata che porta alla Rocca e le Impronte della memoria un mosaico creato su un antico abbeveratoio.
Itinerario in Valmarecchia: Verucchio
Verucchio rientra nella lista dei Borghi Più Belli d’Italia. Dal giardino del suo castello si può vedere una vista pazzesca sulle colline circostanti!
La Rocca è un’importante eredità storica della famiglia Malatesta. Anche conosciuta come Rocca del Sasso, questa fortezza è una delle principali attrazioni del borgo.
Costruita da Sigismondo Malatesta nel 1449, pare abbia un fil rouge con la celebre tragedia di Paolo e Francesca. Scopritela al suo interno e divertitevi a leggere tutto l’albero genealogico della famiglia nobiliare.
Itinerario in Valmarecchia: Torriana e Montebello
Sempre dominata dalla famiglia Malatesta, che ne fece una roccaforte strategica per la sua posizione elevata, a Torriana non perdetevi la fortezza quattrocentesca.
A pochi km da qui c’è un altro castello, perfettamente conservato e visitabile: quello di Montebello. 436 metri sul livello del mare, anch’esso domina la Valmarecchia con la particolarità di poggiare le sue fondamenta proprio sul picco del monte.
Al suo interno vi si trovano mobili di gran pregio datati 1300-1700, collezioni di forzieri e cassapanche tra cui ne spicca una rossa originaria dei tempi delle crociate.
Il Castello di Montebello è famoso soprattutto per la storia misteriosa di Azzurrina che, pare non essere nemmeno una leggenda, ma una storia scritta a tavolino. Che sia vero oppure no, la visita serale è sempre molto suggestiva.
Per altre informazioni, itinerari e la mappa interattiva potete consultare il sito del Gal Valli Marecchia e Conca, Salute, Viaggiatore!
Articolo scritto in collaborazione con GAL Valli Marecchia e Conca e Salute,viaggiatore.