Quando Milano diventa insostenibile c’è solo un modo per fuggire: ecco 5 trekking raggiungibili in auto dalla città!
La meravigliosa Milano è piena di cultura e di vita, ma purtroppo gode della triste fama di città super inquinata.
Nei primi mesi del 2024 non si è fatto altro che parlare della scarsa qualità dell’aria del capoluogo lombardo (e in generale, di tutta la Pianura Padana), motivo per cui è più che legittimo cercare una maniera per ovviare al problema.
Quello che in molti non sanno è che, con un po’ di organizzazione, è possibile fare dei veri e propri trekking mozzafiato partendo da Milano.
Se siete in viaggio in treno o in aereo, niente paura!
Come prima cosa lasciate i vostri bagagli ingombranti presso un qualsiasi deposito bagagli a Milano, affittate un’auto e partite: nel giro di un’ora o poco più potrete ritrovarvi in mezzo al verde, sulla cima di un monte o magari di fronte a un lago, circondati da bellezze naturali incredibili e lontano dallo smog cittadino.
Oggi, quindi, andiamo a esplorare da vicino tutta una serie di bellissime escursioni che è possibile fare nei pressi di Milano, lasciando dietro di sé l’inquinamento e il grigio in favore di verde e aria pulita.
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Fuga dallo smog di Milano: escursione al Monte Barro
Il lago di Como è geograficamente molto vicino alla città di Milano e, nel giro di cinquanta minuti, è possibile partire dalla città meneghina per arrivare ad una delle mete preferite dagli abitanti di Lecco e Como.
Il Monte Barro è alto appena 922 metri, dunque si tratta di un trekking non particolarmente complicato, della durata di circa 90 minuti di camminata, con tantissimi sentieri percorribili dagli appassionati, con livelli di difficoltà adatti a tutti e panorami variegati.
Tra i possibili tragitti, ti consiglio quello che parte dal parcheggio del Monte Barro, poco sopra il paese di Galbiate. Al netto di un’ultima sezione un po’ ripida, il resto del tragitto è davvero fattibile per chiunque, ed è perfetto per tutti coloro che vogliano fuggire dal grigio e dalla frenesia della città.
Una volta arrivati in cima, la ricompensa è bellissima: un meraviglioso panorama a 360° sulla città di Lecco, sulla catena montuosa delle Alpi e sulla zona settentrionale di Milano, con tutto l’hinterland connesso; da non perdere!
Fuga dallo smog di Milano: cercando la cima del Monte Croce
Se non avete paura di trovare la neve, specie durante i mesi invernali, incamminarsi verso la cima del Monte Croce può essere emozionante. In provincia di Novara, non distante dal lago d’Orta, questo monte offre molte sorprese interessanti, nonostante la sua altitudine contenuta, di circa 1640 metri.
Partendo dal parcheggio di Quarna Sotto, nella zona delle Alpi Comasche, è necessario esplorare una lunga mulattiera che passa per boschi secolari, fino ad arrivare sul bordo della montagna, dove poi è necessario scalare il costone roccioso. Quest’ultimo, dopo circa 90 minuti di tragitto, lascia spazio alla vetta, con una strada che si confonde nel verde sempre più rigoglioso della vegetazione.
Arrivando in cima al Monte Croce è possibile ammirare i ghiacciai del Monte Rosa e la vastità del lago Maggiore, senza poi dimenticare una prospettiva di valore sul più piccolo lago d’Orta.
Fuga dallo smog di Milano: frammenti di Alta Via
Gli appassionati di alpinismo conosceranno sicuramente l’Alta Via dei Monti Lariani, ovvero un meraviglioso sentiero (tra i più importanti del nord Italia) che, nel giro di un centinaio di chilometri, permette di esplorare tutti i monti della sponda occidentale del lago di Como.
È chiaro che esplorare tutto il sentiero in giornata sia infattibile, ma perché non approcciare questo splendido luogo in maniera graduale attraverso delle tappe intermedie?
I monti Bisbino e Colmegnone fanno parte proprio dei Monti Lariani, e sono abbastanza vicini a Milano da essere visitabili nel giro di una singola giornata di trekking. Partendo a piedi dal parcheggio del Monte Bisbino, nelle vicinanze del rifugio Bugone, è possibile seguire le indicazioni per il Rifugio Morelli e per la cima del Colmegnone.
Parliamo di 90-120 minuti di escursione, con un livello di difficoltà non particolarmente elevato, grazie alla morbidezza delle salite e alle condizioni dei sentieri.
Fuga dallo smog di Milano: gita sul Monte Generoso
Uno dei nomi più conosciuti tra i milanesi appassionati di trekking è sicuramente quello del Monte Generoso, un rilievo a 1704 metri sul livello del mare e a circa 90 minuti di macchina da Milano, poco sopra Mendrisio (arcinota da chiunque conosca il mondo dei frontalieri).
La camminata per arrivare sulla cima del Monte Generoso richiede circa 2 ore di tempo ed obbliga gli interessati ad affrontare 350 metri di dislivello, non pochi, ma nemmeno troppi da scoraggiare i più poltroni!
Si parte da San Fedele Intelvi e si segue la cosiddetta “Via Normale Italiana”; i più pigri saranno felici di sapere, comunque, che è possibile raggiungere la cima del Monte in maniera estremamente comoda, partendo dalla stazione ferroviaria di San Nicolao. In questo caso sappiate che i biglietti vanno prenotati con un certo livello di anticipo, dato che i trasporti pubblici non sono attivi in maniera costante.
Fuga dallo smog di Milano: Corni di Canzo e sentiero Elvezio
Altra tappa imperdibile è rappresentata dal Sentiero Elvezio, ad un’ora di auto dal centro città. Parliamo di una meta molto gettonata tra le gite domenicali, e che offre anche il giusto livello di varietà, complice il fatto che è possibile raggiungere i 3 Corni di Canzoni (sui Monti Lariani) che offrono livelli di difficoltà molto differenti tra loro.
Tutto comincia da Valmadrera, camminando sui sentieri che si trovano alle pendici del Monte Moregallo, seguendo poi il sentiero geologico di Val Ravella, verso il Corno Occidentale. Una volta arrivati qui, in un’oretta è possibile arrivare al Rifugio Terz’Alpe e poi, per i più temerari, è possibile arrivare verso la base del Corno Occidentale.
Nei giorni più limpidi si possono vedere una serie di cose meravigliose: dal lago di Lecco al Resegone, passando poi per buona parte della Valtellina, per il lago di Annone e persino la Pianura Padana (smog permettendo, chiaramente!)