A Oasi Cà Mello in Veneto c’è uno dei campi di lavanda più fotografati degli ultimi anni. Ecco come visitare il lavandeto del Polesine.
Credo che le fioriture siano uno dei momenti in cui la natura riesce a dare meglio di sé, un momento poetico quasi musicale sia per gli occhi che per l’anima. Per questo era già da diverso tempo che ci tenevo molto a vederne una.
Molte sono le fioriture famose in Italia e nel mondo, ve ne ho parlato in un articolo specifico, ma ragionando su quale fosse più vicina a me, tra quelle che avrei potuto vedere senza fare troppi chilometri, la scelta è stata solo una: il lavandeto del Polesine all’Oasi Cà Mello a Porto Tolle.
Questo piccolo angolo di Provenza, si trova proprio all’interno del Parco del Delta del Po, per la precisione lungo la Sacca degli Scardovari ai confini tra Emilia Romagna e Veneto.
Per trovare il posto, basta inserire nel navigatore lavandeto di Cà Mello. Oppure, arrivati all’Oasi Cà Mello proseguite dritto e una volta passato il ristorante sulla vostra sinistra, girate a destra seguendo le indicazioni per la Statale Romea. Non sarà difficile capire quando sia ora di fermarsi, le macchine e i motorini parcheggiati ve lo indicheranno.
Si parcheggia, infatti, sul bordo della strada per poi proseguire a piedi seguendo l’indicazione “lavandeto”, fino a che improvvisamente vedrete un cuscino viola che saprà riattivare quasi tutti i vostri 5 sensi.
In quanto appartenente anche al popolo di Instagram riconosco quanto sia bello andare in queste location alla ricerca dello scatto perfetto acchiappa-like a qualsiasi costo, ma credo che la parola d’ordine sia RISPETTO per l’ambiente, per la natura, per l’ecosistema e il suo preservarsi.
Ecco dunque che, va benissimo arrivare qui con tutte le attrezzature del caso nelle ore più “preziose” della giornata come alba e tramonto, ma è necessario attenersi ad alcune regole che si rifanno al buon senso (che non è sempre scontato).
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Il lavandeto di Cà Mello: regole per visitare il campo di lavanda
Ecco un piccolo elenco delle cose che non dovete dimenticare una volta arrivati:
- potete camminare tra i filari di lavanda SOLO nel SENTIERO IN VIOLA, ovvero due filari di piante in cui è possibile fare video e foto in totale libertà, ma sempre con criterio.
- anche se qui si può entrare, non è comunque possibile camminare sopra i fiori di lavanda, si rompono.
- potete fare tutto il giro perimetrale per fare le foto grandangolari in più punti.
- non è possibile entrare nel campo transennato.
- non toccate o molestate le api per due buone ragioni: stanno raccogliendo il polline per produrre un miele buonissimo, inoltre se vi beccano muoiono. Abbiatene cura e siate delicati.
- Se volete sostenere la Lavanda Polesana accanto al casolare diroccato, diventato quasi il simbolo di questo posto, troverete alcuni prodotti in vendita tra cui l’olio essenziale e la lavanda essiccata da cassetto.
UPDATE 2022: per vedere il lavandeto da quest’anno si deve pagare un biglietto di 3 €
Il lavandeto di Cà Mello: quando andare
La lavanda inizia a fiorire da metà maggio fino a giugno inoltrato. Ad inizio luglio comincia la raccolta, quindi valutate bene il vostro arrivo in zona.
Il lavandeto di Cà Mello: i dintorni
Dopo la lavanda potrete raggiungere in breve tempo diverse location tra cui Mesola, sia per vedere il castello che fare un giro nel suo Boscone di pianura.
Inoltre potete fermarvi tra Goro e Gorino per concedervi un buon piatto di spaghetti con le vongole e un giro fino al faro. Oppure perché no proseguire verso Chioggia e Venezia.
È davvero molto semplice ritagliarsi qualche ora per stare qui sia che voi decidiate di scattare foto a bomba, ma anche solo per sedersi e respirare quel profumo inconfondibilmente vintage.
Curiosità! C’è un angolo di Provenza anche in Romagna in una piccola frazione di Forlì, San Tomè.
Un commento
Daniela SCHOENAUER
Verremo settimana prossima a vedere i meraviglios9i campi di lavandia