DELTA DEL PO,  FERRARA E DINTORNI,  RAVENNA E DINTORNI,  SCOPRI LA ROMAGNA

La penisola di Boscoforte: i cavalli del Camargue

Sul Delta del Po esiste una riserva naturale dove i cavalli bianchi del Camargue corrono liberi: la penisola di Boscoforte.

Aggiornamento 2024

Sul Delta del Po tra Ravenna e Comacchio avrete la possibilità di immergervi in una penisola incontaminata chiamata Boscoforte. Un luogo incredibile in cui poter scorgere e vedere nel loro ambiente naturale centinaia di uccelli e i cavalli del Camargue!

Penisola di Boscoforte: un po’ di storia

Boscoforte è un luogo speciale e per capirlo occorre fare una breve introduzione storica. È la storia stessa a renderlo così speciale, storia che ha un solo protagonista, il fiume Po.

Questa penisola, posizionata tra Ravenna, Comacchio, la pianura e il mare, dista dal fiume più di 20 km, ma basta chiedersi com’era questo territorio circa 1000 anni per ribaltare la risposta.

Il Po di Primaro passava proprio da qui. Come tutti i fiumi erranti, il Po nel tempo ha portato a valle, dal Nord Italia, non solo acqua, ma anche residui e sedimenti. Sabbie e limi, che depositandosi hanno creato delle dune che un passo alla volta hanno allontanato il mare dall’originale linea di costa.

Questo cosa significa?

Significa che la penisola di Boscoforte, si può considerare a tutti gli effetti una duna fossile che conta circa 3000 anni.

Cordone dunoso molto importante, non solo per il dato storico, ma anche perché è un’incredibile eredità del passato che influisce sul presente diventando uno degli ambienti naturali più incredibili del Delta.

L’acqua di Boscoforte è salmastra, con una salinità variabile che unisce acqua dolce e salata in una danza pazzesca di ecosistemi, colori, battiti di ali, richiami e zoccoli!

Canneti, distese di salicornia, ponticelli, dossi sabbiosi e canali faranno da collegamento al percorso in un meraviglioso viaggio tra le magie della natura.

Penisola di Boscoforte: biodiversità

Per la sua posizione privilegiata e le caratteristiche di cui sopra, Boscoforte richiama un’avifauna ricca e variegata al punto da renderlo un punto strategico di biodiversità.

Tra Aironi, Garzette, Limicoli, Volpoca, Marangone minore, Germano reale, è possibile incontrare le Spatole e una delle colonie più grandi del Mediterraneo di Fenicotteri Rosa, ormai stanziali dal 1993. Grazie al binocolo e alla guida, avrete l’occasione di capire meglio le specie differenti scoprendone curiosità e aneddoti.

Anche la flora è tipica dell’ambiente salmastro: tra canneti e tamerici, imparerete a scoprire come alcune piante, per esempio la salicornia, abbiano sviluppato la capacità di convivere con un’ambiente salato in modo molto curioso.

Penisola di Boscoforte: Consigli di visita

Boscoforte è una proprietà privata, per questo non è possibile averne accesso illimitato e indipendente, se non con visite guidate che vengono organizzate a cadenza regolare.

Arrivati nel piccolo paese di Sant’Alberto, seguite le indicazioni per il Traghetto Palazzone. Parcheggiate l’auto e sopra la chiatta attraverserete il fiume Reno, arrivando dall’altra sponda.

Da qui, proseguite a piedi fino al cancello che rimarrà sulla vostra sinistra scendendo a valle. Sarà la guida ad aprirvi le porte e ad  accompagnarvi nel percorso ad anello di due ore.

Il focus della visita è, naturalmente l’ambiente e il suo svolgere lento nei ritmi che lo competono, l’osservazione della vita palustre in un continuo gioco tra terra e acqua.

Durante la camminata tenete bene gli occhi aperti, non solo per avvistare più specie possibili, ma anche per scorgere in lontananza alcuni esemplari protagonisti di questa penisola, ovvero i cavalli del Camargue orami denominati ad honorem “Del Delta”.

I cavalli portati qui tanto tempo fa, vivono allo stato brado e sono immersi completamente nell’ambiente naturale.

Non sempre riuscirete ad avvistarli, dipende in che zona si trovano quando sarete in passeggiata, quindi incrociate le dita! Nel caso doveste vederli da vicino, valgono sempre le regole del buonsenso: gentilezza e rispetto.

Il modo migliore per immergersi in questo posto è stare in silenzio, ascoltare la guida che, come un direttore di orchestra, vi accompagnerà dentro la melodia della natura e del vento che vi passerà tra i capelli.

Scopri altri itinerari seguendo questo link.

#ilovepodelta

*Articolo scritto in collaborazione con GAL Delta 2000.Leader Mis.19.2.02.14B.4 DESTINAZIONE TURISTICA DELTA DEL PO – PSR Emilia-Romagna 2014-2020/25.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *