500 km percorsi in 10 tappe a piedi e 5 in bici alla scoperta dei confini della Romagna: ecco il diario di viaggio di un cammino tutto romagnolo.
Tre amici, tre romagnoli, sei piedi e tre bici, sono solo alcuni numeri del percorso raccontato dal libro “Viaggio ai confini della Romagna”, edito dalla casa editrice Polaris.
500 km in 10 tappe a piedi e 5 in bici per un totale di 15 giorni. Oltre 30 km di dislivello per circa 100 video girati.
Questo libro di 150 pagine è un inno non solo alla romagnolità, ma anche al turismo di prossimità. Alla scoperta e al racconto di un territorio vasto e diversificato che tocca tutti gli ecosistemi regionali, dalla montagna, alla pianura, dalle valli al mare.
Nevio Agostini, Sandro Bassi e Marco Ruffilli con t-shirt coordinate dal logo che rappresenta il “volto” grafico dell’avventura, partono insieme per la loro missione. Giocano in casa, alla scoperta della Romagna ispirandosi alla mappa di Pietro Zangheri, uno studioso che con la sua passione ha fatto conoscere il territorio a tanti appassionati di natura, geologia e paleontologia.
“probabilmente se avessimo organizzato una spedizione in Tibet o in Patagonia avremmo avuto molte meno attenzioni”
Il libro è un diario di viaggio. Lo si percepisce dalla stessa impostazione di lettura, che alterna diversi stili: pensieri, approfondimenti e foto non troppo instagrammabili, ma molto autentiche.
È un libro in cui traspare l’esperienza del viaggio non solo come una lista di tappe da spuntare o km da macinare, ma anche come arricchimento fatto di imprevisti e incontri che hanno animato il cammino lungo questo periplo. Un inno al viaggio lento senza meta, allo stare nel momento e nell’essere slow per godersi ciò che in maniera diversa non si sarebbe potuto apprezzare.
Quali sono state le tappe di questo cammino?
Si parte da Fiorenzuola di Focara ai confini con le Marche, passando per il Monte Carpegna lungo la linea gotica. Il percorso ha seguito il cammino dei pellegrini all’interno delle foreste sacre, quelle casentinesi, fino a sfiorare l’eremo di Camaldoli. Dai resti della vecchia Flaminia si arriva a Castel San Pietro fino ad Anita entrando nel Parco del Delta del Po in bicicletta.
Dai passi ai boschi, dai sentieri ai canneti, dalle folaghe agli aironi fino alla riviera. Marina di Ravenna, Punta Marina, Cervia, Cesenatico e da Riccione in barca fino al punto di partenza.
Si chiude il cerchio e si scrive un libro alla fine del quale si giunge alla conclusione che la Romagna:
“l’è è post piò bel de mond”.
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Articolo scritto in collaborazione con Polaris Casa editrice