USA

USA: I Grandi Parchi a Stelle e a Strisce

Quando pensiamo ad una vacanza negli USA e non ci limitiamo ad una singola grande città, è naturale e direi quasi obbligatorio, indirizzarsi sul genere di viaggio “on the road”. I grandi spazi di “niente” americano costringono a lunghi spostamenti, nella maggior parte dei casi possibili, solo con la propria auto a noleggio.

Appurato tutto ciò, per creare un perfetto itinerario, bisogna: calcolare il tempo che si ha a disposizione, le attrazioni imperdibili e irrinunciabili da inserire nel proprio cammino, le proprie esigenze di relax o, in alternativa, la propria voglia di sfruttare il più possibile il proprio tempo a disposizione per inserire il maggior numero di tappe. Queste, ovviamente, sono tutte esigenze e variabili strettamente personali che, fanno vacillare almeno in parte tutti gli itinerari on the road preconfezionati che si trovano su forum, blog e siti internet dedicati.

Per parlarvi di come programmare una vacanza lungo le strade americane, sfrutterò la mia esperienza più impegnativa e allo stesso tempo soddisfacente che mi ha portato per trenta giorni, nella vastità degli stati americani del centro e dell’ovest. Non fatevi scoraggiare, un mese è tanta roba, e quasi mai si ha la fortuna di averlo a disposizione, ma ridimensionando l’organizzazione a proprio piacimento, anche le classiche due settimane sono sufficienti per pensare a questo tipo di vacanza.

Ho scelto Denver, in Colorado, come aeroporto d’arrivo e di rientro, sia per una buona offerta reperita online, ma anche soprattutto per la sua posizione strategica all’interno dell’itinerario. Il giorno seguente il nostro arrivo, imboccata la I-70 in direzione ovest, abbiamo tagliato in orizzontale lo stato del Colorado ammirando splendidi panorami montani, gole e canyon scavati da fiumi millenari. Qui ci fermiamo per una breve, ma discretamente impegnativa escursione agli Hanging Lake che ci ripaga con specchi d’acqua cristallina e cascatelle in una atmosfera quasi tropicale anche se decisamente decontestualizzata. Lo sforzo legato alla ripida salita viene comunque ampiamente ripagato.

In serata raggiungiamo Moab, nello Utah, che per i primi giorni useremo come base di partenza per visitare tutte le svariate attrattive presenti nei dintorni: dai panorami senza confini che Canyonlands NP riesce a regalare ad ogni viewpoint, alle incredibili formazioni rocciose di Arches NP. Ed è proprio ad Arches che viviamo quella che, sarà probabilmente, l’emozione più forte di tutto il viaggio. Affrontando nel tardo pomeriggio la lunga escursione, ma non troppo impegnativa, che porta fino ai piedi del famoso arco “Delicate”, simbolo dello stato dello Utah, si può avere la possibilità di raggiungerlo al momento giusto e cioè quello del tramonto. Con un pizzico di fortuna, i raggi del sole che si incanalano nella vallata infuocano la roccia di un rosso che rende il tutto estremamente surreale. Tutto si fa magia e per qualche momento un brivido lungo la schiena ti svuota da qualsiasi pensiero e ti mette in connessione con la natura.

Nei giorni seguenti continuiamo verso sud, visitando altri parchi, immergendoci nelle atmosfere desertiche e sconfinate dello Utah. Ed è proprio nella zona di confine con l’Arizona che l’inconfondibile silhouette della Monument Valley si palesa davanti a noi. Si leggono opinioni di ogni tipo riguardanti queste zone, una su tutte, vede incriminata l’ospitalità non proprio calorosa dei nativi, ma la natura va oltre, non c’è risposta sgradevole o sorriso mancato che possa avere la meglio sulle immagini che rimangono impresse nella mente visitando questi luoghi.

Monument Valley

Nella parte nord dell’Arizona visitiamo inoltre molti altri must delle rotte turistiche, ognuno dei quali si presenta a noi e ci regala emozioni sempre nuove. Dalla tempesta di sabbia dell’incredibile Horseshoe Bend, alle “turisticissime” escursioni organizzate all’Antelope Canyon, che vale comunque la pena fare sopportando un po’ di affollamento. Il Grand Canyon poi, grande atteso, grandi aspettative, tutto grande…, ma forse troppo. Il mio cuore fatica ad innamorarsi di così tanto, nel prende atto, ammira, è felice di esserci ma non si emoziona.

Risaliamo nello Utah e il Bryce Canyon, piccola chicca con scenari da favola, si presenta a noi sotto una leggera coltre di neve bianca che contrasta a meraviglia i pinnacoli rossi del parco, regalandoci atmosfere ed immagini inaspettate.

È poi la volta di Las Vegas, con la sua Strip dedicata allo sfarzo e al viziodi ogni genere. Un meraviglioso spettacolo del Cirque du Soleil, Ka, ci regala le emozioni circensi e ne siamo pienamente soddisfatti.

Nei giorni seguenti entriamo in California, visitando in ordine la Death Valley, Los Angeles per poi raggiungere San Francisco percorrendo l’imperdibile Highway 1, con sosta intermedia nell’incantevole Santa Barbara. Non mi dilungo su queste zone, la California è un mondo a parte, probabilmente il più vicino alle nostre terre europee per mentalità e atmosfere. Ci sentiamo ogni giorno trascorso nei suoi territori, accolti, a nostro agio e sereni.

Lo Yosemite NP, nonostante una condizione meteorologica non proprio clemente, ci permette di effettuare svariate piacevoli escursioni, che ripagano con immagini da cartolina che difficilmente dimenticherete. La fauna qui, ormai abituata alla presenza dell’uomo, entra spesso in contatto con i visitatori, non è raro quindi imbattersi in gruppi di cervi, scoiattoli, marmotte.

In Oregon decidiamo di fare sosta al Crater Lake NP, il suo enorme specchio d’acqua blu intenso è sicuramente una tappa meritevole nel nostro itinerario, ma la nostra avventura però continua, le infinite strade dell’Idaho stanno per condurci in quella che sarà la settimana più indimenticabile di tutto l’itinerario.

Yellowstone NP è, senza ombra di dubbio e senza temere di essere smentito, un paradiso, un luogo magico dove la natura si è manifestata all’apice delle sue potenzialità, caratterizzando un territorio vasto ma circoscritto con incredibili attrattive e mille spunti di incanto. Per viversi al meglio il parco, un consiglio su tutti: dormire all’interno della riserva. Per fare ciò, noi abbiamo prenotato in anticipo, nella fattispecie, dicembre per maggio, ma ciò ha permesso di facilitarci gli spostamenti nelle tre zone principali del parco, ma soprattutto di vivere al massimo quello che questi luoghi hanno da offrire. Abbiamo trascorso qui cinque giorni interi e non abbiamo conosciuto e mai considerato la parola noia.

Dopo una breve sosta la Grand Teton NP, in parte inficiata dalle cattive condizioni meteo, facciamo rotta verso il Colorado per prepararci al rientro dalla città di Denver.

Un mese lungo queste strade infinite, un mese di cieli immensi e luminosi, un mese di animali, fiori, rocce, tramonti, camere di motel e orme sulla sabbia. Un mese in luoghi in cui c’è il tempo di riflettere su quanto tutto sia grande e trarne le proprie conclusioni. Un mese per emozionarsi con le persone a cui si vuole bene. Un mese per condividere, stupirsi, programmare, venire delusi o ricredersi. Un mese indimenticabile che presto bisserò, perché ogni destinazione è un viaggio per ritrovarsi e ritrovare qualcuno.

Se deciderete di intraprendete un On the Road informatevi sulle distanze, mettete in conto che ci sarà tanto tempo da passare in auto, considerate anche che molte tappe saranno nel niente di qualche motel che profuma di naftalina (se vi va bene), programmate accuratamente lasciandovi aperte alcune possibilità di variare in corsa o prolungare alcune tappe. Il bello di questo tipo di vacanza è che sarete voi a costruirla, in tutto e per tutto. Sarà il vostro on the road e se questo vi affascina non c’è luogo migliore della vastità degli Stati Uniti d’America… là dove il cielo è più grande e l’infinito si perde oltre la linea dell’orizzonte.

 

Marco Ballanti

 

4 commenti

  • Daniela

    Grazie per gli spunti molto interessanti, Marco, ho già viaggiato da quelle parti qualche anno fa, ma ci tornerei anche domani. La vastità dei paesaggi, il loro mutare con la luce, o le stagioni, rende questo viaggio sempre nuovo. Grazie per gli ottimi consigli!

  • veronica

    Bellissimo questo post. Mi ha fatto rivivere le emozioni del viaggio che ho fatto anche io in questa zona. Ad eccezione di alcune tappe che mi è dispiaciuto non fare, come ad esempio la Death Valley. E poi ottimi consigli! Complimenti

    • lavaligiadipimpi

      Grazie mille!!Appena riprenderemo a viaggiare ci saranno altri articoli sugli States!Li sto preparando, ma non mi sento di pubblicare nulla! Ce la faremo!

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