“Nel labirinto non troverete draghi o creature degli abissi, invece affronterete qualcosa di molto più impegnativo. Vedete, le persone cambiano nel labirinto… Oh, trovate la coppa se potete, ma siate molto cauti, potreste perdere voi stessi lungo la strada. (Harry Potter Silente)”
Vorrei che alzasse la mano chi non è mai stato attratto dall’idea di affrontare un labirinto.
Io sin da bambina lo sono stata.
Alice nel suo paese delle meraviglie me lo ha insegnato.
Dorothy con le sue scarpette rosse mi ha fatto sognare di raggiungere il Regno di Oz seguendo la strada di mattoni gialli.
David Bowie, nel suo capolavoro anni 80, “Labiryth”, me ne ha fatto innamorare.
Kubrik nel suo Shining me ne ha fatto spaventare.
Mitologico con quella storia di Teseo che andava con il filo di Arianna, fiabesco e misterioso: ecco i tre aggettivi che, a mio avviso, riassumono a tutto tondo il significato del labirinto. Il labirinto ti fa sentire in trappola, ti fa sentire adrenalinico, ti fa sentire dentro un’avventura.
Incuriosisce e spaventa.
Il labirinto è misterioso quasi occulto ed esoterico con il suo caos fatto di ordine preciso. Metafora della ricerca di se stessi e non solo della via di uscita.
Il labirinto è il simbolo del viaggio.
Il labirinto Dedalo nasce dall’ idea di un architetto cervese, Mattia Missiroli che, gentilmente ha accettato la mia proposta e si è reso disponibile ad incontrarmi per raccontarsi.
Il tutto nasce da un interesse di natura personale verso il fenomeno dei “Corn Maze”, esperienze usuali nel Nord degli Stati Uniti e comunque già presente anche in Italia. Nasce dalla voglia di fare qualcosa di diverso e nasce soprattutto dall’intento di riutilizzare lo spazio rurale dell’Azienda Agricola “La Lunarda”, con un’idea ludica fondata sulla eco-sostenibilità del territorio. Una sorta di ritorno alle origini alla campagna, ma con un quid in più, la riviera, i cavalli, la pineta e anche la possibilità di assaggiare alcuni prodotti tipici, come il miele, prodotti dalla stessa azienda a km0. La piantagione, che è estesa per circa otto ettari, è al suo terzo anno di attività autofinanziata.
Ma come si sviluppa tecnicamente una cosa di questo tipo?
Il progetto del tracciato nasce, ovviamente, da un disegno. Mattia è architetto e da questo punto di vista parte sicuramente avvantaggiato. E’ proprio da qui che parte la realizzazione attraverso un’oculata semina che permette lo svilupparsi del percorso, la parte forse più delicata. Occorre pensare e occorre scegliere una semente che sia giusta, una con l’adeguata altezza e va da sé che, come ogni altra piantagione, anche questa necessita di un’attenta manutenzione, senza tralasciare il fattore “clima” che rappresenta una variabile non di poco conto. Ma cosa succede durante l’inverno? Niente, non succede niente, tutto finisce, il campo viene trebbiato e si riparte da zero per il prossimo anno.
Il successo del labirinto, non è solo l’idea vincente in sé, ma è anche tutta una serie di iniziative e progetti paralleli che ruotano intorno a questa attività, come cene con piccola ristorazione, aperitivi, aree pic-nic in cui è possibile organizzare grigliate in maniera autonoma, ma anche vere e proprie attività ludico ricreative come la collaborazione con i centri estivi per bambini o le serate a tema che hanno riscosso un grande successo. La serata dedicata ad Harry Potter e quella dedicata agli Zombie, sono quelle che raggiungono la maggior affluenza di visitatori. Ovviamente anche tutto ciò richiede a monte un lavoro di progettazione, programmazione e organizzazione non indifferente.
All’interno del labirinto non esiste il mitologico Minotauro, ma una giga-scritta che ogni anno cambia: il primo anno fu dedicata all’EXPO 2015, il secondo anno allo stesso DEDALO, mentre quest’anno si è voluto dedicare un pensiero alla pace. A tal proposito Mattia sta organizzando una serata a mio parere molto interessante: il labirinto sarà aperto a titolo gratuito ai cervesi per illuminare con decine di luci la scritta centrale che sarà a sua volta, ripresa dal volo di un drone. Questa cosa mi ricorda moltissimo una celebre pubblicità della Coca Cola anni80, quella dove centinaia di Hippie con altrettante luci formavano un albero di Natale intonando: “Vorrei cantare insieme a voi…in magica armonia”, stupenda!
Mattia si dice contento e chiedo a lui se ha qualche evento curioso da raccontarmi. Mi dice che è normale amministrazione che qualcuno non riesca ad uscire e proprio per questo esiste un “numero amico” in caso di una completa perdita del senso dell’orientamento. Il percorso da percorrere effettivo è di circa 3.5 km con uno sviluppo totale dai 7 ai 10 km, il tempo giusto per uscire è all’incirca di un’ora e mezza, anche se in notturna i tempi potrebbero dilatarsi. Una pila o ancora meglio la luna può aiutare nei momenti di difficoltà.
Mattia è soddisfatto di quello che ha creato e mi dice che la cosa più gratificante è proprio il fatto di vedere il progetto crescere dall’inizio alla fine: vedere la trasformazione del disegno al tutto, la sua realizzazione fino alla vera e propria fruizione.
Gli chiedo se c’è un trucco per capire il più velocemente possibile la logica: mi guarda, sorride e mi dice “certo che c’è, ma non te lo dico!!”.
Bravo Mattia, giusto così!
Non si sbottona nemmeno sulla mia domanda riguardante i progetti futuri, mi dice che uno a lungo termine c’è, ma che ancora non si sbilancia.
Mentre parliamo, nel frattempo arrivano gli zombie in borghese che la sera animeranno il percorso, saluto Mattia, scambio due parole con loro e non mi resta che tornare qua per combattere questi bizzarri Walking Dead.
Vincerà il bene o il male?
Ingresso tutti i giorni dalle 16:30 alle 23:00.
Chiusura parco ore 24:00
intero € 8,00 – ridotto € 6,00 (dai 5 agli 8 anni)
under 5, over 65 e disabili gratis
ingresso labirinto + area pic-nic + coperto: intero € 11,00 – ridotto € 9,00 (dai 5 agli 8 anni)
(disponibile menù romagnolo o pizza – prenotali al 3455854746 )
http://www.labirintodedalo.it/