Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.
(F.Fellini)
C’ è una festa che rappresenta l’estate, quella vera.
Quelle estati che odorano di grano appena tagliato, che regalano quella sensazione di sentire una ventata di aria fresca che viene su da un fosso, mescolata all’ umidità che regala il canto alle cicale.
Rappresenta il ricordo di quelle estati da correre in mezzo all’erba sul rivale del fiume, trovare le spigone, tirarsele nella schiena e fare a gara su quante ne rimanevano attaccate. Perché? Perché più ne rimanevano, più “filarini” avevi. Così si dice in Romagna.
Questa festa mi riporta alla campagna e al me bambina, quando dalla mia nonna correvo cantando fino al tramonto in mezzo alle carraie dei campi. Riporta il ritorno alla terra, perché questa festa vuole così: dalla terra nasce il suo nome e il suo principale protagonista. Il grano che, diventa paglia stipata nelle sue caratteristiche balle, crea un’onirica arena, simbolo per eccellenza di teatro, spettacolo e di eleganza poetica.
1300 balle fanno da cornice a questo spettacolo agreste e bucolico che per il suo nono anno rende Cotignola ancora una volta protagonista di eventi originali e creativi.
Una volta invadeva il centro “L’improvvisa” con la sua Commedia dell’Arte, oggi è la campagna con il suo omaggio a Federico Fellini che, non può che abbinarsi al meglio all’atmosfera visionaria che questa cornice regala ai piedi del Fiume Senio, testimone di fronte e di guerra.
“L’arena dei felliniani e dei filosofi di campagna”, sarà visitabile e fruibile dal 13 al 18 Luglio 2017 dalle 19 alle 24 con un programma davvero ricco di eventi: poesia, teatro d’incanto nella carovana di Girovago e Rondella, installazioni e sculture naturali, proiezioni di film e filmati, dibattiti, interviste e concerti, tra cui una colazione con arpa all’ alba del sabato 15 Luglio. Non mancheranno performance di artisti circensi, bizzarra passione del regista riminese, a cura del circo Paniko: romantico, malinconico, eccentrico e poetico come lo sono i clown tanto amati da Federico.
L’Arena della Balle di Paglia è un percorso: un suggestivo percorso nella natura e nel buio, è suono di fisarmoniche che armonizzano al chiarore della luna e di illuminazione artisticamente installata. La Golena dei morti felici, la Golena dei poeti sono solo alcuni spazi di condivisione sonora, di chiacchiera, di cibo e di genuinità, fino ad arrivare a casa Ercolani, teatro di installazioni dedicate alla memoria con suggestioni musicali alquanto inquietanti.
Si può ballare, si può mangiare, si può bere, si può stendere una coperta e lasciarsi cullare dall’odore dell’erba, si può camminare, ascoltare e ridere: lasciatevi andare al suono della natura, del silenzio e all’esplorazione di un‘arte primitiva che spesso dimentichiamo. Ritornare alle origini con un pizzico di misticismo e romanticismo con questo evento si può.
Per info:
Ingresso Weekend 5 euro, Giorni feriali 2 euro